Eleatiche Digest #42
Eleatiche è un servizio di Stroncature rivolto a imprenditori, manager e consulenti d’impresa. Il suo obiettivo è aiutare le imprese ad accelerare la crescita, comprendendo come
le nuove tecnologie abilitano nuovi modelli di business prima irrealizzabili, aprendo nuovi mercati e servizi
costruire e valorizzare gli asset intangibili (conoscenza, competenze, software, reputazione) che oggi generano gran parte del valore di un’impresa
come usare la tecnologia per far crescere e scalare un’impresa, anche con una struttura leggera e pochi asset fissi
Come creare strutture antifragili che si rafforzano con le crisi
Alla base dell’idea di Eleatiche c’è una convinzione e cioè che fare impresa significhi contribuire alla soluzione dei grandi problemi che toccano il più ampio numero possibile di persone per migliorare la loro esistenza. In quest’ottica l’impresa è sia strumento di sviluppo economico che di progresso sociale.
Macrotrend
Assicurazioni globali di fronte al rischio climatico crescente: trasformazioni in corso
Il cambiamento climatico sta sconvolgendo i parametri di rischio su cui si basa l’industria assicurativa globale, costringendo il settore a rapide trasformazioni. Negli ultimi anni si osserva un drammatico aumento dei danni causati da eventi meteorologici estremi: nel solo 2023 le perdite assicurate da catastrofi naturalihanno superato i 100 miliardi di dollari per il quarto anno consecutivo. Secondo Swiss Re, nel 2023 i disastri naturali hanno provocato 108 miliardi di $ di sinistri assicurati, un livello ben superiore alle medie storiche. Alluvioni devastanti, ondate di caldo e incendi record si susseguono, aumentando la frequenza di “eventi estremi” che un tempo erano rari.
Venture Capital & Bootstrapping
Traction di mercato e metriche di crescita
Nel gergo delle startup, la traction indica l’aderenza al mercato: evidenze concrete che il prodotto o servizio sta guadagnando utenti, clienti o ricavi in crescita. Per un investitore, la traction è la prova tangibile che la startup sta realizzando il proprio potenziale e che esiste una domanda reale per ciò che offre. A parità di altre condizioni, un’azienda che può mostrare metriche di crescita positive – ad esempio un aumento costante degli utenti attivi mensili, o un raddoppio trimestrale dei ricavi – risulta molto più attraente di una ancora ferma alla fase teorica. La traction riduce il rischio percepito: conferma che il product-market fit è in corso di raggiungimento o già raggiunto e che il modello di business comincia a funzionare. In un contesto in cui i venture capitalist sono diventati più esigenti e selettivi, poter esibire dati di trazione robusti è spesso la chiave per superare il primo filtro e ottenere un approfondimento ulteriore.
Vantaggio competitivo e difendibilità nel tempo
Anche in mercati ampi e in crescita, non tutte le startup sono ugualmente interessanti per un investitore: quelle capaci di costruire un vantaggio competitivo sostenibile emergono nettamente. Un vantaggio competitivo è ciò che permette a una startup di prevalere sui concorrenti attuali o potenziali, e di mantenere la propria posizione nel tempo. Dal punto di vista dell’investitore, è fondamentale che l’azienda abbia una risposta alla domanda: “Cosa impedisce ad un altro di fare lo stesso e sottrarvi il mercato?”. Se la startup non possiede alcuna moat(fossato difensivo), ovvero elementi che rendono difficile copiarne il modello, allora il rischio è che il primo successo attragga rapidamente imitatori e giganti del settore, erodendo margini e quote di mercato. Le imprese con un forte vantaggio competitivo, invece, possono costruire barriere all’entrata che proteggono la redditività e giustificano valutazioni elevate.
Asset Intangibili
Il passaggio da un’economia fondata sul capitale tangibile a un’economia dominata dagli asset immateriali ha modificato in profondità le dinamiche distributive delle società avanzate. A differenza del capitale fisico, che può essere facilmente replicato e localizzato in contesti differenti, il capitale intangibile tende a concentrarsi in ambienti ad alta densità cognitiva e relazionale. Le imprese che si fondano su conoscenza, reti e reputazione tendono a insediarsi e prosperare in città universitarie, hub tecnologici e territori dotati di infrastrutture immateriali avanzate. Questo rafforza una polarizzazione territoriale della crescita che si riflette direttamente nella distribuzione dei redditi e delle opportunità. Mentre alcune aree si rafforzano come poli ad alto valore aggiunto, altre faticano a trattenere competenze, investimenti e popolazione attiva qualificata.
Punti cardinali
"Online Business Startup" di Robin Waite
Nel volume Online Business Startup. The Entrepreneur’s Guide to Launching a Fast, Lean and Profitable Online Venture, Robin Waite propone un manuale operativo dedicato a chi intende avviare un'attività online efficace, redditizia e sostenibile. L'autore illustra il processo di costituzione di una startup digitale partendo dalle fasi preliminari fino all'espansione e automazione del modello di business. Il testo si basa sull’esperienza diretta di Waite nel settore dello sviluppo web e della consulenza strategica, offrendo indicazioni concrete e prive di generalizzazioni. Il libro si struttura in cinque parti: strategia d’impresa, progettazione e realizzazione del sito web, strumenti di verifica e revisione, marketing digitale e gestione del cambiamento. L’approccio è pragmatico: ogni passaggio è accompagnato da esempi, casi studio e consigli tecnici orientati alla risoluzione dei problemi più comuni. La tesi centrale è che il successo di un’attività digitale non dipende solo dall’idea iniziale, ma dalla capacità di costruire un sistema coerente tra branding, tecnologia, modello di ricavi e marketing.
"Entrepreneur Myths" di Damir Perge
Il libro Entrepreneur Myths. Forget Business School. Get a $50 Million Education from a Startup Venture Capitalist di Damir Perge analizza criticamente i luoghi comuni sull’imprenditorialità. L’autore, venture capitalist con oltre 50 milioni di dollari investiti in startup, sostiene che l’esperienza diretta sia una fonte più utile delle business school per chi desidera fondare un’impresa. Il testo è strutturato in forma di 60 capitoli brevi, ciascuno dedicato a un mito imprenditoriale, smontato con argomentazioni fondate su osservazione, casi concreti e considerazioni personali. L’autore sottolinea che l’imprenditorialità non è il frutto di un talento naturale né di una formazione accademica, ma una condizione mentale e comportamentale coltivabile. L’esperienza maturata sul campo ha permesso a Perge di individuare ricorrenze, errori e false convinzioni che danneggiano la maggior parte degli aspiranti imprenditori.