L’amministrazione statunitense ha annunciato l’introduzione di un dazio aggiuntivo del 25% sulle auto importate dall’Europa, in vigore dal 2 aprile. Questa misura protezionistica, volta a colpire i veicoli non prodotti negli Stati Uniti, rischia di avere conseguenze severe per l’Italia, Paese con una significativa presenza nel settore automotive e forti legami commerciali con gli USA. Gli Stati Uniti rappresentano infatti il principale mercato di esportazione extra-UE per l’industria italiana, assorbendo una quota rilevante sia in termini di volumi sia di valore delle esportazioni di veicoli Made in Italy. L’obiettivo di questo report è analizzare in dettaglio gli effetti di tali dazi sul comparto automotive italiano – dai produttori di autovetture ai fornitori di componentistica – con riguardo a esportazioni, filiera produttiva, approvvigionamenti, margini, occupazione, investimenti e rapporti commerciali con gli Stati Uniti. L’analisi si basa su fonti specialistiche e istituzionali autorevoli per fornire un quadro neutro e documentato dell’impatto atteso.
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