Circular economy business models: il caso di Philips, Renault e Mud Jeans
Il "Circular Economy Action Plan" dell'UE, adottato nel marzo 2020, rappresenta una pietra miliare nella transizione verso un'economia circolare in Europa. Il piano delinea una serie di iniziative che coprono l'intero ciclo di vita dei prodotti, dalla progettazione e produzione al consumo, riparazione, riutilizzo, riciclo e reinserimento delle risorse nell'economia. Per le aziende, le implicazioni sono molte e importanti. In primo luogo, il piano prevede l'introduzione di requisiti di progettazione ecocompatibile per una gamma più ampia di prodotti, con l'obiettivo di prolungarne la durata, facilitarne la riparazione e il riciclo. Ciò richiede alle aziende di ripensare fondamentalmente i loro processi di design e produzione. Inoltre, il piano introduce il concetto di "diritto alla riparazione", che impone ai produttori di garantire la disponibilità di parti di ricambio e manuali di riparazione, con potenziali impatti sui modelli di business e sui flussi di ricavi post-vendita. Un altro aspetto chiave è l'enfasi sulla trasparenza e sulla tracciabilità, con l'introduzione di un "passaporto digitale dei prodotti" che fornirà informazioni sulla composizione, la riparabilità e lo smontaggio dei prodotti. Questo richiederà alle aziende di implementare sistemi avanzati di tracciabilità lungo tutta la catena del valore.